Scopri i video con le testimonianze
Scopri le testimonianze di caregiver come te. Raccontano come riescono a conciliare i loro numerosi compiti.
Il vostro familiare anziano o voi vivete all’estero? Non preoccupatevi, esistono delle soluzioni anche in questo caso. Oggigiorno, la mobilità è parte integrante della nostra vita e non siete i soli a trovarvi in questa situazione. In Svizzera, il 90 per cento della popolazione attiva è pendolare. Le distanze percorse quotidianamente si allungano continuamente. Non bisogna poi dimenticare l’origine delle persone attive: una buona percentuale ha una parte o tutta la famiglia in un altro paese. Ma anche gli Svizzeri che vivono all’estero continuano ad aumentare.
Questa realtà complica certo la presa in carico del familiare. Nei paesi molto vasti come gli Stati Uniti o l’Australia, questo problema è diffuso e si chiama «Distance Caregiving». Il termine si applica quando il tragitto richiede oltre 60 minuti. In Svizzera, un paese più piccolo, si può riferire anche a tragitti più brevi.
Le modalità d’intervento presso un parente possono essere molto disparate, ma tutte richiedono una grossa organizzazione.
L’aiuto a distanza può comprendere aspetti diversi dai tradizionali compiti di assistenza, aiuto e cure:
Il vostro ruolo di caregiver che non si trova sul posto si focalizzerà sulla raccolta d’informazioni e il coordinamento degli operatori presso il vostro caro.
È molto importante che il vostro ruolo venga capito e accettato dalle persone che interverranno presso i vostri cari e che tutti rispettino gli accordi stabiliti. Organizzatevi per avere il tempo di discutere e stabilire tutti i dettagli dell’organizzazione (chi, cosa, dove, quando) e di valutare regolarmente la situazione con tutti gli interessati.
Consultate il documento «Check-list per il caregiver che lavora» (PDF).
Ascoltate il vostro familiare, le esigenze da lui espresse devono essere prese in considerazione. Tutti i mezzi di comunicazione sono utili a tal scopo. Molti caregiver preferiscono alla telefonata una chiamata video su Internet (p. es. via Skype, Messenger di Facebook, FaceTime di Apple, ecc.) perché l’immagine permette di meglio rendersi conto dello stato e dell’umore della persona assistita.
In un secondo tempo, organizzate una valutazione dello stato di salute fisica e mentale da parte di un professionista (medico, geriatra, ecc.). Ciò consente di fare un bilancio oggettivo della salute dell’interessato.
... nonché quelli di tutte le persone che intervengono
Quali sono i vostri punti forti? E quelli delle persone che possono intervenire? Il documento «De quoi ont besoin vos proches? » comprende un elenco di interrogativi da porsi e porre per determinare chi è più adeguato a svolgere un determinato compito.
Bisogna organizzare una vera e propria squadra. Ogni aiuto, piccolo o grande, è benvenuto.
Vedi anche Consigli pratici – A casa – Organizzare la vita quotidiana – Reti personali
Compilate il documento «Check-list delle esigenze dei miei familiari» e il «Pianificazione degli aiuti settimanale » (Excel-file, su 2 fogli).
A due livelli :
a. Quando vi recate a trovare i vostri familiari, approfittatene per fare il punto della situazione sul posto e trovare le piccole cose che potrebbero segnalare l’esistenza di un problema. Cogliete l’occasione per andare dai vicini e amici del vostro familiare per saperne di più sulla sua vita. Fissate già in anticipo un appuntamento dal medico curante o da qualsiasi persona che potrebbe essere di aiuto al vostro caro (avvocato, banca, ecc.). Date un’occhiata al frigorifero, ai farmaci, ecc..
b. Ma soprattutto trovate il tempo per ricreare un legame con il vostro familiare trascorrendo dei momenti piacevoli insieme (ascoltar
e musica, giocare a carte, fare una passeggiata, cucinare…). È spesso in questi momenti di tranquillità e d’incontro che potete ottenere informazioni utili per adattare l’organizzazione degli interventi.... e mettetela a disposizione del vostro familiare!
Programmate tre numeri di chiamata di emergenza sul telefono del vostro familiare (p. es. 1: un parente sul posto, 2: il medico, 3: voi) e metteteli ben in vista accanto al telefono. Se necessario, mettete più telefoni e cartelli con i tre numeri nelle diverse stanze dell’appartamento. I telefoni con tasti grandi facilitano l’utilizzo.
Grazie ai tablet e agli smartphone è facile comunicare anche con chi è lontano e di vederlo mediante appositi programmi (Skype, Facetime). Questi dispositivi sono più facili da utilizzare del computer. Fate diverse prove di comunicazione quando siete sul posto.
Utilizzate tutti i servizi disponibili «online» (acquisti e consegna della spesa, pagamento delle fatture con l’e-banking, ecc.). Alcuni servizi consentono di creare un allarme se si registrano movimenti sospetti sul conto.
I caregiver lontani sviluppano spesso un senso di colpa perché non possono essere presenti più spesso. È importante rendersi conto che fate ciò che è possibile. Aderite a un gruppo di discussione per caregiver: lo scambio con altri vi riconforterà e vi permetterà forse di trovare buone soluzioni di organizzazione.
Documento «Esigenze dei miei familiari?» (PDF), basato su Family Caregiver Alliance.
check-list_delle_esigenze_dei_miei_familiari.pdf
«Pianificazione degli aiuti settimanale » file Excel (con macro) che permette di organizzare gli interventi di diverse persone e di presentarli su un orario settimanale.
pianificazione_degli_aiuti_settimanali.xlsm
Vedi la rubrica Consigli pratici - A casa - Organizzare la vita quotidiana - Soluzioni tecniche per ottenere le istruzioni di uso.
Consultate il documento «Checklist per il caregiver che lavora»
check-list_per_il_caregiver_che_lavora.pdf
Vedi Consigli pratici – A casa – Organizzare la vita quotidiana – Reti personali
Elenco degli indirizzi di prossimità
Vedi Consigli pratici - A casa - Organizzare la vita quotidiana - Soluzione tecniche